BELPASSO
Belpasso,
ha un'origine abbastanza antica visto che nasce dalle successive
riedificazioni di precedenti centri urbani distrutti a causa delle
frequenti eruzioni del vicino vulcano Etna.
In
passato uno sei suoi nomi era Malpasso. Il nome attuale le fu dato
dopo l'ultima ricostruzione avvenuta dopo il terremoto del 1693,
quando il centro sorse in contrada San Nicola. Quest'ultima riedificazione
diede alla citta' anche una nuova struttura urbana a forma di scacchiera.
L'attivita'
economica cittadina principale e' quella agricola e le produzioni
principali riguardano le olive, le mandorle e l'uva.
Dal
punto di vista strettamente culturale ed artistico, la citta' va
ricordata soprattutto per la settecentesca Chiesa Madre dedicata
all'Immacolata. Al suo interno sono preservate alcune tele risalenti
al 1500.
La
festa in onore dell'Immacolata ricorre ogni anno il 12 ed il 13
dicembre ed e' un appuntamento molto sentito da parte di tutta la
popolazione. Essa prevede la partecipazione di svariati carri allegorici
che richiedono una lunga ed elaborata lavorazione.
Successiva Chiesa che merita la citazione quella intitolata a S.
Antonio da Padova, caratteristica per gli affreschi presenti nella
volta.
Tra
gli altri monumenti cittadini ricordiamo le varie costruzioni civili,
a partire dal settecentesco Palazzo dei Baroni Bufali di Santa
Lucia caratterizzato dagli esterni mascheroni in pietra, il
Teatro Comunale dedicato a Nino Martoglio ed oggi restituito
alla cittadinanza dopo un completo restauro, il settecentesco Palazzo
Scrofani caratterizzatto da una superba balconata in ferro battuto,
l'imponente Palazzo Lombardi-Spina e le case natali di Nino
Martoglio e di Antonio Russo Giusti.
Dal
punto di vista naturalistico la citta' offre svariati spunti turistici.
Prima tappa di questo nuovo ed alternativo itinerario turistico
puo' degnamente riguardare le tracce della rovinosa colata lavica
dell'Etna avvenuta nel lontano 1669, abbastanza estesa con i
sui circa quattro chilometri e presente a poca distanza dal centro
abitato. La seconda tappa riguarda le "Salinelle di San
Biagio", una particolare zona dove si possono ammirare
delle curiose emissioni gassose che, nel corso degli anni, hanno
generato dei vulcanelli di fango dalle diverse forme e dimensioni.
Terza e forse piu' interessante tappa di questo itinerario naturalistico
riguarda il Parco Zoo di Sicilia, posto ai piedi dell'Etna
e comprendente svariate specie di animali provenienti da tutto il
mondo. Si possono visitare anche numerose grotte e cavita' del gia'
pluricitato Vulcano Etna, a partire dalla Grotta delle Colombe -
caratteristica per le sue stalattiti - e la Grotta Campana. In questa
tappa, e' cosigliabile effettuare le varie escursioni con l'attento
ed esperto aiuto della guida di uno speleologo.
Infine,
non si puo' certamente dimenticare che Belpasso rientra nel famoso
Parco dell'Etna.
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