FIUMEFREDDO
DI SICILIA
Fiumefreddo
di Sicilia si sviluppa a 62 metri sul livello del mare e raggruppa
poco piu' di 8.500 abitanti. Esso e' rinomato soprattutto come centro
atto alla coltivazione degli agrumi.
LA
CITTA'
Culturalmente la citta' offre la possibilita' d'ammirare il settecentesco
Palazzetto Diana, arricchito da decorazioni realizzate usando la
pietra lavica, ed il Castello di San Marco, rientrante nel territorio
della gia' citata Calatabiano.
Un
altro edificio civile cittadino da citare e' il settecentesco "Castello
degli Schiavi", edificato per volere dei Palagonia, opera
degli architetti Vaccarini e Ittar.
E'
obbligatorio citare, infine, la Chiesa Madre cittadina intitolata
a Maria Immacolata.
Riserva
naturale del fiume Fiumefreddo
- Il Fiumefreddo sgorga dalle pendici nord-orientali dell'Etna dove,
per l'elevata permeabilità delle rocce vulcaniche, l'acqua si infiltra
nel terreno e riaffiora poi in pianura, grazie alla presenza di
un substrato argilloso impermeabile. L'alveo del fiume è alimentato
essenzialmente da due risorgive, quella di Testa dell'Acqua e le
Quadare (in dialetto siciliano paiola), profonde fino a 10-12 m.
Per apprezzare la profondità e la limpidezza delle acque si consiglia
di effettuare la visita nelle ore in cui il sole è più alto. L'acqua
del fiume, che non supera mai una temperatura di 10-15°C anche in
estate e ha la caratteristica di defluire lentamente, favorisce
la presenza di una particolarissima vegetazione acquatica in cui
a specie tipiche dell'Europa centrale come il ranuncolo a pennello
si associano specie "africane" come il papiro. Altre specie vegetali
presenti sono: il salice bianco, il giaggiolo acquatico, il pioppo
tremulo, l'equiseto o erba cavallina. La presenza delle sorgive
favorisce inoltre la sosta degli uccelli di passo: aironi, beccacce,
ricocoli e molti anatridi.
STORIA
Storicamente
il centro sorge presso l'antico feudo "Flumen Frigidum"
che appartenne inizialmente alla famiglia Parisio e poi a quella
dei Lazzaro. Esso conobbe una enorme fase d'espansione durante la
prima meta' del 1600 grazie ai Gravina Cruyullas, i principi di
Palagonia e signori della vicina Calatabiano.
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