MINEO
Mineo
si sviluppa a 511 metri sul livello del mare nei pressi degli Iblei
e raggruppa quasi 6.650 abitanti.
LA
CITTA'
La
citta' ha molto da offrire dal punto di vista culturale. Uno dei
simboli cittadini piu' noti e' la Biblioteca-Museo di Luigi Capuana.
Il famoso letterato siciliano nacque proprio in questa citta' e
l'edificio appena citato permette di ammirare la ricostruzione del
suo studio milanese, tutti i suoi manoscritti, la biblioteca personale,
i vari carteggi con gli intellettuali dell'epoca e gli innumerevoli
esempi della sua attivita' di fotografo.
Una
prima tappa di un possibile itinerario religioso riguardante la
citta' di Mineo puo' interessare la Chiesa dedicata a San Tommaso.
Essa si presenta con un impianto a croce latina e svariati stucchi
settecenteschi e paliotti in marmo mischio. Al suo
interno si puo' ammirare, tra l'altro, la seicentesca opera raffigurante
la Deposizione realizzata da Filippo Paladino.
La
collegiata di S. Agrippina si presenta nella sua maestosa struttura
settecentesca. L'interno di questa Chiesa dedicata alla patrona
cittadina presenta settecenteschi stucchi raffiguranti scene dell'Antico
Testamento, un bel presepe costituito da varie statuette con una
datazione settecentesca, una cinquecentesca statua lignea rappresentante
la Santa titolare ed una cripta d'origine medievale meta di innumerevoli
pellegrinaggi perche' dal tufo arenaro che la costituisce si ricava
un'argilla ritenuta miracolosa. Quest'ultima parte della Chiesa
e' dedicata al culto di S. Agrippina, martire all'epoca di Valeriano.
La
Chiesa intitolata a San Pietro si presenta in una forma ristrutturata
dopo il terremoto del 1693. La sua facciata presenta le statue degli
Apostoli. Il suo interno e' a croce latina e suddiviso in tre navate.
Qui si possono ammirare svariate opere d'arte, a partire dalla seicentesca
pala raffigurante la Flagellazione di Cristo e la settecentesca
statua riccamente decorata in oro zecchino rappresentante Santa
Lucia.
La
Chiesa intitolata a S. Maria Maggiore si presenta con una
pianta basilicale ed una suddivisione interna in tre navate. Tra
le opere qui preservate si possono ammirare una seicentesca tela
raffigurante San Pietro, una quattrocentesca statua rappresentante
la Regina degli Angeli, un settecentesco coro ligneo ed un maestoso
altare costituito da marmi policromi.
Anche
i dintorni cittadini hanno un alto valore storico.
In contrada San Cataldo si trovano i resti della fortezza di
Mongiliano, detta anche Castello di Montalone, edificio
di probabile origine normanna costruito su di uno sperone roccioso.
I resti piu' importanti riguardano un grande torrione.
Quasi
al confine con la citta' di Caltagirone si trova l'abitato di Piano
Casazze dove si possono ammirare i resti di una cinta muraria
d'origine greca.
Da
citare doverosamente e' la necropoli di Mulino Della Badia
risalente al X secolo A. C..
STORIA
Lo
sviluppo del comprensorio fu notevolmente segnato dalla comparsa
del culto dei fratelli Palici professato nei pressi del lago Naftia,
di origine vulcanica. La tradizione vuole che questi
fratelli siano scaturiti improvvisamente dal grembo della terra.
La loro presenza sotterranea, sempre seguendo la tradizione, sarebbe
provata da alcuni soffioni vulcanici che rendono impossibile ogni
forma di vita nella zona circostante in cui si manifestano. In passato
il luogo citato incuteva timore e rispetto, oggi e' ricoperto da
una cupola adibita alla creazione di anidride carbonica.
Il
comprensorio di Mineo fu abitato, come del resto testimoniano alcuni
reperti archeologici ritrovati presso l'altura della Rocchicella.
Mineo occupa il sito dell'antica "Mene", cittadina fondata
dal re dei Siculi Ducezio nel V secolo A. C..
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