BIANCAVILLA
Biancavilla
conta circa 23.000 abitanti. Dal belvedere cittadino e' possibile
ammirare i Monti Erei, Centuripe, Troina, Santa Maria di Licodia
e Motta Sant'Anastasia.
TURISMO
La
Chiesa Madre - Dal punto di vista architettonico la citta' va
ricordata innanzitutto per la Chiesa Madre dedicata alla Madonna
dell'Elemosina. La Chiesa e' di origine seicentesca ma ha assunto
l'attuale forma agli inizi del 1700. La sua struttura esterna della
e' arricchita dalla presenza di un ottocentesco campanile suddiviso
in tre ordini e la cui cella campanaria prevede la presenza di alcune
statue, esattamente quelle dedicate a Santa Caterina, San Placido,
San Zenone e San Giuseppe. L'interno della Chiesa prevede una suddivisione
in tre navate e la presenza di quattordici archi e di alcune opere
d'arte a tema sacro, a partire da una icona dedicata alla Madonna
dell'Elemosina - d'origine duecentesca, e' la protettrice delle
armi; essa e' dipinta su legno di cedro -, una tela raffigurante
San Zenone ed una Cappella dedicata a San Placido.
Il
Rosario - la Chiesa dedicata al Rosario originariamente era
una seicentesca Chiesetta intitolata a San Rocco e solo verso la
fine del 1600 essa cambio' nome e divenne la sede della congregazione
del SS. Rosario. Essa va ricordata grazie ai suoi vari stucchi con
temi floreali, al coro marmoreo e la Statua del Cristo alla Colonna.
L'Annunziata
- La Chiesa dedicata all'Annunziata e' di origine seicentesca e
preserva varie opere d'arte, a partire dai numerosi affreschi absidiali
dedicati, ad esempio, alla Presentazione al Tempio, allo Sposalizio
di Maria, alla Fuga in Egitto. Tra gli altri affreschi preservati
nella Chiesa ricordiamo ancora quello dedicato al Martirio di S.
Agata e quello che raffigura il Martirio di S. Apollonia presenti
nelle pareti del transetto. Infine, ricordiamo che la Chiesa preserva
anche un quadro ad olio raffigurante S. Antonio Abate. Nelle vicinanze
di questa Chiesa c'e' una necropoli con delle tombe e disegni risalenti
all'eta' del bronzo.
Chiese
Minori, Palazzi e dintorni - Tra le Chiese minori cittadine
citiamo quella dedicata a S. Orsola, quella intitolata a S. Antonio
da Padova, la Chiesa della Mercede e quella di San Giuseppe.
Nella citta' sono presenti anche dei Palazzi signorili e molto eleganti,
come il Palazzo Bruno ed il settecentesco Palazzo Ciarolo, nonche'
altre opere pubbliche come il Teatro e la Villa Comunali.
Per completare la visita di questa localita', occorre contemplare
anche i mulini ad acqua risalenti al 1500, l'eremo della Madonna
di Vadalato - ricavato all'interno di una grotta agli inizi del
1800 ad opera di un fratello laico dei Frati Minori Riformati -
e la grotta di Scila', di origine lavica basaltica.
STORIA
Grazie
a dei ritrovamenti archeologici si puo' attestare il passaggio dell'uomo
nella zona gia' a partire dal neolitico.
Ulteriore fase storica e' quella che vide l'arrivo al centro di
alcune famiglie di profughi albanesi verso la fine del 1400.
Durante questo periodo tale centro agricolo fu chiamato "Terra
di Callicari" o "casale dei Greci". In pochi anni
la colonia ebbe la possibilita' di crescere e svilupparsi grazie
alle concessioni effettuate dal feudatario Moncada.
Il famoso quanto nefasto terremoto del 1693 che distrusse buona
parte dei paesi rientranti nella Val di Noto e l'eruzione dell'Etna
del 1669 danneggiarono poco Biancavilla, per cui gli abitanti dei
paesi vicini vi trovarono rifugio.
ECONOMIA
L'attivita'
economica cittadina preponderante e' quella agricola.
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