NICOLOSI
Nicolosi
si sviluppa a 702 metri sul livello del mare e raccoglie quasi 5.000
abitanti. Da sempre e' stata legata Vulcano Etna tanto da
esser considerata "La porta dell'Etna". In effetti, la
citta' ha subito varie fasi di ricostruzione dovute alle frequenti
eruzioni dell'Etna tra le quali si ricorda quella del 1669 che porto'
alla quasi totale distruzione cittadina. Nonostante questi frequenti
eventi nefasti ed il terremoto del 1693, la citta' ha sempre saputo
risorgere con caparbieta' ed orgoglio e la popolazione ha rifiutato
piu' volte di trasferirsi altrove.
Lo
stretto legame col vulcano e' evidenziato ulteriormente dalla presenza
in citta' di un Museo Vulcanologico che raccoglie materiale dedicato
ai vulcani in generale ed all'Etna in particolare.
LA
STORIA
La
storia cittadina inizia con il Monastero benedettino intitolato
a San Nicolo' l'Arena fondato su di una presistente Cappella nel
XII secolo trasferito a Catania qualche secolo dopo. Fu proprio
la presenza di tale monastero a permettere la formazione di un primo
nucleo abitativo e di ricavare il nome cittadino. La citta' conobbe
il dominio dei Moncada di Paterno'.
LA
CITTA'
Dal
punto di vista artistico la citta' di Nicolosi si ricorda soprattutto
per la Chiesa Madre intitolata al Santo Spirito. Essa ha
subito una fase di ricostruzione dopo la gia' citata eruzione del
1669. L'edificio sacro offre la possibilita' d'ammirare, tra l'altro,
un bel Crocifisso ligneo ed un ottimo organo.
Il
gia' citato Monastero Benedettino di San Nicolo' l'Arena
si trova a poca distanza dal centro cittadino. Esso fu edificato
per volere di Federico II d'Aragona. L'edificio sacro in questione
e' attualmente la degna sede dell'Ente Parco dell'Etna.
Tra
le Chiese minori cittadine occorre citare la settecentesca Chiesa
intitolata a San Giuseppe e la Chiesetta delle Anime del
Purgatorio.
A
Nicolosi hanno sede le guide Alpine Etna Sud (tel. 095/7914755)
e da qui si snoda la bella strada che conduce fino al Rifugio
Sapienza, luogo di partenza per le escursioni al cratere.
Verso
la cima dell'Etna
- Il percorso permette di scoprire un volto inusuale e proietta
il visitatore in unta dimensione quasi fantastica, ove le note dominanti
sono il nero della lava e l'azzurro del cielo con, qua e la, qualche
spruzzo bianco di neve.
Prima di giungere al rifugio, un'indicazione segnala i Crateri
Silvestri, una brevissima passeggiata a quota 1886 m. ma
che ci catapulta sulla luna, con i suoi crateri.
Ascesa
al versante sud - L'escursione si svolge parte in funivia (dal
Rifugio Sapienza) fino a 1923 m, parte in fuoristrada (fino a 2608
m). l'ultimo tratto a piedi. Per ragioni di sicurezza non è più
possibile avvicinarsi alla bocca centrale. Si giunge però, dopo
un breve cammino, ad una zona "calda", in cui la terra fuma. La
gita prevede anche una sosta in fuoristrada nei pressi della Valle
del Bove, vasta zona depressa (da qui l'appellativo valle)
delineata da muraglie di lava alte fino a 1000 m in cui si aprono
crepacci e voragini. La zona è stata spesso teatro di eruzioni di
cui alcune particolarmente pericolose, in cui la lava è riuscita
a raggiungere i centri abitati (1852, 1950, 1979 e 1991).
|