GRAVINA
DI CATANIA
Gravina
di Catania conta circa 28.000 abitanti. Sorge in una zona pianeggiante
a 340 metri sopra il livello del mare.
Il
nome del paese deriva dall'antico "Prachi" che significa
"plaghe, campagne" perchè esso era un casale contadino
circondato di vaste aree agricole. In origine il borgo apparteva
alla giurisdizione del Principato dei principi di Valguarnera. Nel
1664 fu acquisito dalla regia Curia. Nel 1669 il feudo fu ceduto
al signore Girolamo Gravina che lo ribattezzò col nome di
Gravina. Solo nel 1862 venne aggiunto l'appositivo "di Catania"
per differenziarlo dal comune di Gravina di Puglia in provincia
di Bari.
La
città è suddivisa nei quartieri di Fasano, Gravina
Centro e San Paolo. L'impianto urbanistico è impreziosito
dalla Villa Comunale, dalla Biblioteca e dall'impianto d'arredo
del paese costituito da rigogliose piante ornamentali.
Di
notevole interesse architettonico è la Chiesa Madre, dedicata
a Sant'Antonio di Padova, eretta nel XVIII secolo di tipico stile
barocco che è arricchita da un maestoso campanile a cuspidi
e che custodisce all'interno splendide tele risalenti al XVII secolo.
Le principali fonti di reddito del paese dericano dalle numerose
aziende di lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli e
zootecnici, le aziende enologiche e le industrie tessili. Il Centro
si distingue per la grossa produzione di agrumi, olive, uva e mandorle.
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