RAGALNA
Ragalna
e' un paesino di circa 2.600 anime raccolte a quasi mille metri
d'altezza, circondate dal verde di pini, querce e castagne ed alle
falde del Vulcano Etna. La citta' e' un comune autonomo solo a partire
dal 1985. Antecedentemente a questa data, la localita' era una frazione
della vicina Paterno'.
L'attivita'
economica cittadina principale e' quella agricola grazie alla fertilita'
del suolo locale, ma attualmente il turismo sta vivendo un periodo
veramente florido grazie all'inclusione della citta' nel Parco Naturale
dell'Etna. In effetti, la bellezza paesaggistica del luogo e' notevole:
tutta la zona, come si e' detto precedentemente, ha una ricca vegetazione
comprendente ulivi, mandorli, pistacchi, agrumi, nonche' estensioni
boschive costituite da castagni, querce, pini, ginestra dell'etna.
Certamente non passa innosservata la bellezza del bosco di Serra
la Neve, nel Parco Naturale dell'Etna.
Il
turismo e' favorito anche dalle feste tradizionali locali, a partire
da quella in onore della Patrona cittadina, Maria Santissima del
Carmelo, che si effettua l'ultima domenica di settembre, fino ad
arrivare a quelle piu' profane che si effettuano in estate.
LA
CITTA'
Le
caratteristiche urbane della citta' rispecchiano la struttura tipica
dei paesi di montagna etnei. Inoltre qui si trovano ancora le tipiche
costruzioni rurali come le masserie e le cisterne. I principali
edifici sacri cittadini sono la Chiesa intitolata alla Madonna
del Carmelo, la Chiesa intitolata a Santa Barbara e quella
intitolata a San Giovanni Bosco.
LA
STORIA
Notizie
storiche certe su Ragalna si hanno a partire dall'epoca normanna:
alcuni documenti dell'epoca parlano della donazione di Rechalena
effettuata, nel 1136, dal conte Enrico di Cagliostro e signore di
Paterno' al Monastero di San Leone. Successivi padroni cittadini
furono i Moncada, Principi di Paterno', alla fine del Medioevo.
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